Nascono a fine anni ’60 in Inghilterra e solo dieci anni più tardi affondano le radici in Italia integrandosi con la rete della terapia del dolore, le cure palliative destinate invece, a migliorare la qualità di vita del paziente senza operare sul controllo del decorso della malattia non accelerando o ritardando la morte dello stesso.
Orientate alla persona, hanno l’obiettivo di controllare ogni sintomo secondario all’avanzare della malattia ed in particolare provvedono al sollievo del dolore e dei disturbi connessi ad esso non solo del paziente ma anche di chi gli sta vicino: familiari ed amici, sostenuti durante la malattia e nella fase di elaborazione del lutto prendendosene cura dal punto di vista psicologico.